sabato 9 marzo 2013

A domanda rispondo...

In questi giorni sono impegnato come docente in un corso di formazione e capita spesso che gli studenti mi pongano delle domande riguardo al mio lavoro. Come si fa questo... Quanto si fa pagare per un sito... ecc...
Ho deciso quindi di rispondere ad alcuni di quesiti. Ovviamente ciò che seguirà sono le mie personali opinioni, frutto dell'esperienza, e non la verità assoluta.

La mia scrivania


"Scusi... Quanto viene?".
La domanda più frequente è: quanto si fa pagare per questo o quel lavoro.
A questa domanda non esiste una risposta univoca perché sfortunatamente i siti, le locandine, ecc... non si vendono un tot al chilo. Il prezzo di una prestazione dipende da una molteplicità di fattori quali la sua complessità, la competenze coinvolte, la qualità del lavoro, il tempo di realizzazione e altro ancora.
Molti sono convinti che bisogna realizzare un lavoro a tutti i costi, pur di guadagnare, e per fare ciò propongono prezzi scandalosamente bassi.
Se una determinata prestazione, per esempio la realizzazione di un sito web,  anziché proporla a 1000 euro la si effettua per 100, non si sono guadagnati 100 euro ma se ne sono persi 900.
Per riuscire a guadagnare quindi 1000 euro, con questo tariffario, bisogna avere 10 persone a cui vendere il servizio e vi posso assicurare che non è detto che si trovino, anche perché ci saranno quelli che riterranno il prezzo di 100 euro ancora troppo elevato.
Non solo, vi posso assicurare che questi clienti saranno ugualmente esigenti e vorranno un lavoro ben fatto.
Uno stuolo di adolescenti che a mala pena sanno accendere un computer si propongono come "Webmaster" o "Grafici".
Ogni volta che ho avuto occasione di parlare con loro mi sono accorto che nelle migliori delle ipotesi hanno una conoscenza degli applicativi che dicono di conoscere, ad essere buoni, diciamo confusionaria e carente.
Ho sentito di ragazzi che si sono fatti pagare 50 euro per un sito web.
E' ovvio che, se siete dei professionisti consapevoli delle vostre conoscenze e del vostro valore, è inutile rincorre questo tipo di concorrenza.
Così come ho sentito di persone che hanno pagato uno sproposito un lavoro appena mediocre.
Fatevi quindi pagare il giusto, senza esagerare, ma senza svendere il vostro lavoro e se durante la normale contrattazione con il cliente vi viene proposto un prezzo troppo basso sappiate dire no.
Vi posso assicurare che non avete perso niente, se il cliente trova chi fa quel lavoro per meno può tranquillamente affidarlo a lui, vedremo poi qual è la qualità del lavoro eseguito.

"Che ci vuole... ci metto cinque minuti..."
Magari... L'amara realtà è ben diversa (quando ero un giovane sprovveduto l'ho detto anch'io e mal me ne incolse). Per fare un buon lavoro bisogna lavorare con calma e considerare anche eventuali noie (tipo disastri informatici) che possono ritardare la consegna di un lavoro.
Quando si indica la data di consegna di un lavoro abbondate, con buon senso ovviamente, aggiungendo più tempo del necessario in modo da potere gestire eventuali problemi che possono sorgere durante la lavorazione. Se riuscite a finire e consegnare il lavoro prima del termine concordato farete pure una bella figura.
Questo, ovviamente non si può dire se sforate con i tempi concordati.

Imparate a trattare con i clienti
Questa è un arte. Io, devo essere sincero, non sempre ci riesco.
Il più delle volte i clienti non hanno ben chiaro nemmeno loro cosa vogliono, o magari lo sanno ma non sono affatto chiari nello spiegarsi. Si lanciano quindi in richieste bizzarre, chiedendo magari servizi sovradimensionati rispetto alle reali esigenze, solo perché ne hanno sentito parlare o perché c'è un altro concorrente che ha fatto così.
Non lanciatevi in disquisizioni tecniche, perché magari al vostro cliente non interessa nulla ed è molto probabile che non capisca nemmeno di cosa state parlando.
Non fate più di quello che vi chiede, non è detto che ciò venga apprezzato (e di conseguenza pagato).
Non cercate nemmeno di esaudire qualunque richiesta ha in mente, ma cercate di ragionare insieme su ciò di cui necessita e ciò che è superfluo, ciò che è realizzabile e ciò che non lo è.
Non subite passivamente le richieste del cliente ma cercate di spiegare bene le vostre idee e in alcuni case cercate di farle piacere.

Questo è quanto, per il momento.
Un saluto
Alessandro



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